TATA MOTORS AQUIRES IVECO: will there be repercussions for the paint industry? Tata Motors Announces €3.8 Billion Takeover Bid for IVECO's Commercial Vehicle Division On July 30, Tata Motors announced a voluntary public offer worth €3.8 billion to acquire IVECO's entire commercial vehicle division—including trucks, buses, and powertrain—excluding the defense division, which was sold for €1.7 billion to the Italian group Leonardo. Tata Motors, an Indian multinational headquartered in Mumbai, was founded in 1945 and is now one of the world’s leading manufacturers of automobiles and commercial vehicles. Among its most renowned brands are Tata, Jaguar, and Land Rover, the latter acquired in 2008. Under the terms of the agreement, Tata has committed not to shut down any plants, carry out layoffs, or implement drastic restructuring for at least two years, while maintaining IVECO’s headquarters in Turin (Italy). The scale of this acquisition raises concerns, particularly for t...
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Il blog di news e informazioni del mondo delle vernici per utilizzatori e tecnici del settore
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VERNICI E COLORE
VERNICI: L'IMPORTANZA DEL COLORE (prima parte)
Pitture e vernici sono applicate per protezione del substrato e per scopi estetici. Quando un rivestimento diventa un prodotto industriale è necessario garantire specifiche proprietà ottiche, compreso il colore. Per questo motivo la scelta di un colore di vernice da parte dell'utilizzatore è un'operazione importante perchè la scelta influirà sull'apprezzamento finale della verniciatura arrivando anche a identificare l'immagine del prodotto verniciato (che sia un'auto, una bombola del gas, una pompa industriale etc) e del suo esecutore (che sia l'azienda produttrice del prodotto o il verniciatore, carrozziere o impresa terza, che ha eseguito il lavoro).
Diventa importante per tecnici e verniciatori essere a conoscenza dei principi base che regolano il colore e la sua valutazione.
Per poter valutare un colore risulta utile avere un'infarinatura generale dei concetti di luce.
COS'E' LA LUCE
La luce è quel fenomeno fisico che
permette la visione dell'oggetto.Dal 1600 sono state proposte due teorie
che hanno creato due modelli per spiegarne la natura:
-il modello corpuscolare di Isaac
Newton
.il modello ondulatorio di Christiaan
Huygens
Secondo il modello corpuscolare la luce
è un flusso di particelle microscopiche emesse dalle sorgenti
luminose,Secondo il modello ondulatorio la luce
è un'onda simile alle onde che si propagano nell'acqua e alle onde
sonore.Alcuni fenomeni come la riflessione
sono spiegabili con la teoria corpuscolare (le particelle di luce
rimbalzano su una superficie riflettente), altri come la diffrazione
con la teoria ondulatoria (ad esempio la luce che passa l'acqua viene
in parte “dispersa” in essa).
Nel 1800 il fisico Maxwell definì le
onde di natura elettromagnetica (campi elettrici e magnetici che
si propagano nel vuoto).Nel 1900 Einstein chiamò i corpuscoli
fotoni (particelle di luce cariche di energia).La teoria affermata
oggi è che la luce è sia un corpuscolo che un'onda.
In colorimetria (la
scienza che studia il colore) vengono utilizzati concetti e unità di
misura legati maggiormente alla teoria ondulatoria.Rappresentando
graficamente la luce come una serie di onde che si susseguono si
definisce lunghezza d'onda (simbolo λ)
la distanza tra due creste d'onda tra loro vicine.
L'unità di misura della lunghezza
d'onda è il nanometro ( 1nm=10-9 m, ossia un miliardesimo
di metro).La luce rappresenta quella parte della
radiazione elettromagnetica alla quale è sensibile l'occhio umano ed
è compresa tra i 400 nm e i 750 nm (questa porzione è definita
spettro del visibile).
Ad ogni colore corrisponde un valore di
lunghezza d'onda.L'unità di misura della lunghezza
d'onda è il nanometro ( 1nm=10-9 m, ossia un miliardesimo
di metro).La luce rappresenta quella parte della
radiazione elettromagnetica alla quale è sensibile l'occhio umano ed
è compresa tra i 400 nm e i 750 nm (questa porzione è definita
spettro del visibile).Ad ogni colore corrisponde un valore di
lunghezza d'onda.
LA VISTA
La
vista è il nostro principale organo sensoriale.Gli
organi deputati alla vista sono gli occhi; le radiazioni visibili
dall'occhio umano sono comprese in una fascia molto limitata dello
spettro elettromagnetico per la particolare natura del nostro occhio.
I raggi elaborati dal nostro occhio sono quelli compresi nello
SPETTRO DEL VISIBILE.La
facoltà degli occhi di distinguere i colori è la capacità di
stabilire un confronto fra le diverse onde di differente lunghezza
nello spettro del visibile. Ad esempio quando l'occhio riceve una
radiazione la cui lunghezza d'onda è 470 nm, noi diciamo di vedere
una luce blu.Dal
punto di vista ottico, l'occhio si può considerare una camera oscura
di forma sferoidale, dotata nella parte anteriore di un diaframma,
chiamato PUPILLA, attraverso il quale entra la luce.L'IRIDE,
dilatandosi o restringendosi, regola la quantità di luce che entra
nell'occhio; se l'ambiente è troppo luminoso la pupilla si contrae,
se l'ambiente è poco luminoso si dilata.
Nella
parete interna del bulbo oculare troviamo la RETINA, una membrana
sottilissima ricca di fibre nervose, ultime diramazioni del nervo
ottico.La
cavità interna dell'occhio è divisa in due parti separate tra loro
dal CRISTALLINO che ha la forma di una lente biconvessa. Il
cristallino deformandosi in seguito a stimoli inviati dal cervello
focalizza l'immagine che capovolta e rimpicciolita viene proiettata
sulla retina.Sulla
retina si trovano due tipi di recettori (terminazioni nervose che
trasmettono gli stimoli al cervello): i CONI e i BASTONCELLI.Ai
bastoncelli spetta la funzione di discriminare le variazioni
d'intensità della luce (percezione in termini di bianco e nero) e
non il colore.Alla
percezione dei colori provvedono i coni; la retina contiene tre
tipologie di coni con pigmenti visivi aventi differente sensibilità
spettrale: coni rossi (560 nm), coni verdi (530 nm) e coni blu (430
nm).
Gli
impulsi luminosi ricevuti dai recettori vengono trasmessi al cervello
dal NERVO OTTICO. Il cervello raddrizza le immagini e le elabora.Le
lunghezze d'onda (rosso, verde e blu) recepite dai coni spiegano la
teoria dei COLORI PRIMARI: la loro “somma” genera i colori che
percepiamo.
La
vista può essere soggetta a varie anomalie: miopia (si vedono male
gli oggetti lontani), presbiopia (si vedono male gli oggetti vicini),
astigmatismo (immagini deformate) etc.
I
difetti della vista e fattori psico-fisiologici rendono impossibile
la definizione di un linguaggio “colorimetrico” che abbia un
valore oggettivo, ossia uguale per tutti.Per
questo nasce la COLORIMETRIA, la scienza che come appendice
dell'ottica e della fisica definisce in maniera univoca e matematica
di che colore è un oggetto.
Per
percepire un colore devono essere presenti tre elementi: la sorgente
luminosa, l'oggetto e l'osservatore.
-SORGENTE
LUMINOSA: la fonte delle radiazioni elettromagnetiche di particolare
lunghezza d'onda che illuminano l'oggetto.
-OGGETTO:
materiale colorato che presenta al suo interno gruppi di atomi
(CROMOFORI) che assorbono in maniera selettiva una parte delle
radiazioni incidenti. Gli oggetti che assorbono tutte le radiazioni
danno la sensazione del nero, quelli che riflettono tutte le
radiazioni sono bianchi, mentre gli oggetti che riflettono o
assorbono solo una parte delle radiazioni sono colorate.
-OSSERVATORE:
può essere l'occhio o la strumentazione di elaborazione del colore
(spettrofotometri).
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