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VERNICI E COLORE

VERNICI: L'IMPORTANZA DEL COLORE (prima parte)



Pitture e vernici sono applicate per protezione del substrato e per scopi estetici. Quando un rivestimento diventa un prodotto industriale è necessario garantire specifiche proprietà ottiche, compreso il colore. Per questo motivo la scelta di un colore di vernice da parte dell'utilizzatore è un'operazione importante perchè la scelta influirà sull'apprezzamento finale della verniciatura arrivando anche a identificare l'immagine del prodotto verniciato (che sia un'auto, una bombola del gas, una pompa industriale etc)  e del suo esecutore (che sia l'azienda produttrice del prodotto o il verniciatore, carrozziere o impresa terza, che ha eseguito il lavoro).
Diventa importante per tecnici e verniciatori essere a conoscenza dei principi base che regolano il colore e la sua valutazione.
Per poter valutare un colore risulta utile avere un'infarinatura generale dei concetti di luce. 

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COS'E' LA LUCE

La luce è quel fenomeno fisico che permette la visione dell'oggetto.Dal 1600 sono state proposte due teorie che hanno creato due modelli per spiegarne la natura:
-il modello corpuscolare di Isaac Newton
.il modello ondulatorio di Christiaan Huygens



 
Secondo il modello corpuscolare la luce è un flusso di particelle microscopiche emesse dalle sorgenti luminose,Secondo il modello ondulatorio la luce è un'onda simile alle onde che si propagano nell'acqua e alle onde sonore.Alcuni fenomeni come la riflessione sono spiegabili con la teoria corpuscolare (le particelle di luce rimbalzano su una superficie riflettente), altri come la diffrazione con la teoria ondulatoria (ad esempio la luce che passa l'acqua viene in parte “dispersa” in essa).
Nel 1800 il fisico Maxwell definì le onde di natura elettromagnetica (campi elettrici e magnetici che si propagano nel vuoto).Nel 1900 Einstein chiamò i corpuscoli fotoni (particelle di luce cariche di energia).La teoria affermata oggi è che la luce è sia un corpuscolo che un'onda.
In colorimetria (la scienza che studia il colore) vengono utilizzati concetti e unità di misura legati maggiormente alla teoria ondulatoria.Rappresentando graficamente la luce come una serie di onde che si susseguono si definisce lunghezza d'onda (simbolo λ) la distanza tra due creste d'onda tra loro vicine.


L'unità di misura della lunghezza d'onda è il nanometro ( 1nm=10-9 m, ossia un miliardesimo di metro).La luce rappresenta quella parte della radiazione elettromagnetica alla quale è sensibile l'occhio umano ed è compresa tra i 400 nm e i 750 nm (questa porzione è definita spettro del visibile).
Ad ogni colore corrisponde un valore di lunghezza d'onda.L'unità di misura della lunghezza d'onda è il nanometro ( 1nm=10-9 m, ossia un miliardesimo di metro).La luce rappresenta quella parte della radiazione elettromagnetica alla quale è sensibile l'occhio umano ed è compresa tra i 400 nm e i 750 nm (questa porzione è definita spettro del visibile).Ad ogni colore corrisponde un valore di lunghezza d'onda.



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LA VISTA

La vista è il nostro principale organo sensoriale.Gli organi deputati alla vista sono gli occhi; le radiazioni visibili dall'occhio umano sono comprese in una fascia molto limitata dello spettro elettromagnetico per la particolare natura del nostro occhio. I raggi elaborati dal nostro occhio sono quelli compresi nello SPETTRO DEL VISIBILE.La facoltà degli occhi di distinguere i colori è la capacità di stabilire un confronto fra le diverse onde di differente lunghezza nello spettro del visibile. Ad esempio quando l'occhio riceve una radiazione la cui lunghezza d'onda è 470 nm, noi diciamo di vedere una luce blu.Dal punto di vista ottico, l'occhio si può considerare una camera oscura di forma sferoidale, dotata nella parte anteriore di un diaframma, chiamato PUPILLA, attraverso il quale entra la luce.L'IRIDE, dilatandosi o restringendosi, regola la quantità di luce che entra nell'occhio; se l'ambiente è troppo luminoso la pupilla si contrae, se l'ambiente è poco luminoso si dilata.


 
Nella parete interna del bulbo oculare troviamo la RETINA, una membrana sottilissima ricca di fibre nervose, ultime diramazioni del nervo ottico.La cavità interna dell'occhio è divisa in due parti separate tra loro dal CRISTALLINO che ha la forma di una lente biconvessa. Il cristallino deformandosi in seguito a stimoli inviati dal cervello focalizza l'immagine che capovolta e rimpicciolita viene proiettata sulla retina.Sulla retina si trovano due tipi di recettori (terminazioni nervose che trasmettono gli stimoli al cervello): i CONI e i BASTONCELLI.Ai bastoncelli spetta la funzione di discriminare le variazioni d'intensità della luce (percezione in termini di bianco e nero) e non il colore.Alla percezione dei colori provvedono i coni; la retina contiene tre tipologie di coni con pigmenti visivi aventi differente sensibilità spettrale: coni rossi (560 nm), coni verdi (530 nm) e coni blu (430 nm).


Gli impulsi luminosi ricevuti dai recettori vengono trasmessi al cervello dal NERVO OTTICO. Il cervello raddrizza le immagini e le elabora.Le lunghezze d'onda (rosso, verde e blu) recepite dai coni spiegano la teoria dei COLORI PRIMARI: la loro “somma” genera i colori che percepiamo.
La vista può essere soggetta a varie anomalie: miopia (si vedono male gli oggetti lontani), presbiopia (si vedono male gli oggetti vicini), astigmatismo (immagini deformate) etc.
I difetti della vista e fattori psico-fisiologici rendono impossibile la definizione di un linguaggio “colorimetrico” che abbia un valore oggettivo, ossia uguale per tutti.Per questo nasce la COLORIMETRIA, la scienza che come appendice dell'ottica e della fisica definisce in maniera univoca e matematica di che colore è un oggetto.

 
Per percepire un colore devono essere presenti tre elementi: la sorgente luminosa, l'oggetto e l'osservatore.


 
-SORGENTE LUMINOSA: la fonte delle radiazioni elettromagnetiche di particolare lunghezza d'onda che illuminano l'oggetto.
-OGGETTO: materiale colorato che presenta al suo interno gruppi di atomi (CROMOFORI) che assorbono in maniera selettiva una parte delle radiazioni incidenti. Gli oggetti che assorbono tutte le radiazioni danno la sensazione del nero, quelli che riflettono tutte le radiazioni sono bianchi, mentre gli oggetti che riflettono o assorbono solo una parte delle radiazioni sono colorate.
-OSSERVATORE: può essere l'occhio o la strumentazione di elaborazione del colore (spettrofotometri).


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Commenti

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